Qualcuno, ogni tanto, ci chiede come può sostenerci nel lavoro che facciamo. Abbiamo riflettuto su questa domanda e abbiamo pensato di creare una pagina.
Visto che siamo convinti che tutto quello che riusciamo a fare di buono ha successo solo se ha il sostegno di Dio, vi chiediamo innanzi tutto di sostenerci con la preghiera. Il secondo venerdì di ogni mese un gruppetto di persone si incontra al Guado per pregare insieme. Se quanti non possono venire a quell’incontro, approfittano di quel momento per chiedere al Padre di aiutarci a vivere in maniera sempre più fedele il compito che ci ha assegnato di aiutare le persone omosessuali a non perdere mai la speranta, il loro sostegno non sarà senz’altro inutile e ci aiuterà a creare quella comunione che è alla base di qualunque esperienza ecclesiale. Naturalmente chi vuole pregare per noi e per la nostra esperienza può farlo anche in tutti gli altri momenti che ha a disposizione e, se ce lo fa sapere, ci farà capire che non siamo soli.
Un altro modo di sostenerci nella nostra attività è quello di partecipare alle nostre iniziative, soprattutto alle cene di finanziamento che organizziamo durante l’anno. Con il tempo ci siamo accorti che c’erano anche altri motivi che giustificavano questa scelta di mangiare insieme: si trattava di costriure quella «convivialità delle differenze» che, secondo una felice definizione di don Tonino Bello, costituiste una della caratteristiche della Chiesa. In ogni caso non possiamo non ricordare che la maggior parte dei soldi che ci permettono di finanziare le nostre attività vengono dalle offerte di chi partecipa alle nostre cene. Vedere tante persone che partecipano alle iniziative che organizziamo ci spinge ad andare avanti.
Un terzo modo per sostenerci è quello di fare un versamento sul nostro conto corrente postale.
Ecco di seguito le coordinate:
Conto corrente postale n. 13597208
Intestato a GRUPPO DEL GUADO
Codice IBAN IT04H0760101600000013597208
Naturalmente sarà nostra cura rispettare le raccomandazioni che ci darete eventualmente nella causale del versamento: siamo infatti convinti che non siamo noi i padroni delle offerte che riceviamo.